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In caso di problemi di infestazione da tarli, insetti, cimici, formiche, larve, efflorescenze, alghe, licheni, in questa categoria potrai trovare i prodotti usati in ambito professionale per eseguire interventi di disinfestazione. Si tratta di disinfettanti, insetticidi, acaricidi, antitarlo, pulitori adatti ad ogni tipo di ambiente.
Ti segnaliamo nello specifico l'antitarlo SINOTAR per la disinfestazione dagli insetti xilofagi nei mobili antichi, soffitti a cassettoni, travi, boiserie, parquet antichi.
L'argomentazione sul legno, il suo degrado e i sistemi di trattamento biocida antitarlo è lunga e complessa e la rimandiamo alla letteratura specifica oppure al nostro quaderno tecnico che analizza sinteticamente il degrado biologico, gli insetti xilofagi, batteri e funghi, il ciclo vitale degli insetti e il trattamento antitarlo.
Fattori che influenzano la formazione di funghi e la proliferazione di insetti:
· Età del legno/valore nutritivo
In generale il valore nutritivo del legno diminuisce con il tempo come anche con la stagionatura naturale rispetto a quella artificiale.
Nel caso di insetti come il Capricorno delle case (le cui larve non possiedono nel loro intestino gli organismi simbionti), esso non intacca i legni troppo vecchi, mentre gli Anobiidi attaccano legno di ogni età, anche i più antichi.
· Umidità
E’ uno dei fattori principali dell'infestazione da tarli. Può essere dovuta ad infiltrazioni, al contatto con strutture murarie umide o alla condensa che si manifesta frequentemente nei punti di connessione tra materiali con diversa capacità termica ( legno-metallo).
Mentre tra il 7%e 15% di MC (umidità del legno) sarà più probabile l’insediamento degli insetti, per la formazione di funghi sono necessari valori di umidità piuttosto alti (>20%), per lo più dovuti a cause accidentali (infiltrazioni di acqua). La presenza di funghi inoltre costituisce elemento di richiamo per gli Anobiidi.
· Ventilazione
L’assenza, o la carenza, di ricambio d’aria favorisce l’accumulo di umidità.
· Temperatura
Gli insetti xilofagi hanno generalmente una maggiore attività e cicli più frequenti a temperature più elevate. L’aumento repentino di temperatura può favorire l’essiccamento spinto del legno attraendo il Cerambicide Stromatium Fulvum, mentre le escursioni termiche possono agevolare il fenomeno della condensa.
DOMANDE/RISPOSTE
Che quantità di prodotto devo utilizzare?
I consumi dipendono dal volume del legno che è possibile impregnare; in media è necessario applicare minimo 300-500 ml di prodotto per metro quadrato di superficie.
Quale pericolosità per l’uomo?
Il prodotto, utilizzato secondo le modalità prescritte, non è tossico per l’uomo . La scheda tossicologica (che deve essere richiesta o scaricata dal sito al momento dell’acquisto) e l’etichetta sulla confezione elencano tutte le precauzioni d’uso.
Posso utilizzarlo dove conservo generi alimentari e stoviglie?
Il prodotto non deve essere ingerito e non deve quindi entrare in contatto con generi alimentari, bicchieri o stoviglie; in caso di arredi trattati è buona norma foderarli o verniciarli all’interno, non conservarvi generi alimentari e prima dell’uso lavare le stoviglie con l’apposito detersivo.
Ogni quanto tempo devo ripetere il trattamento?
In condizioni di trattamento ottimale Sinotar permane nel legno per anni; in generale può essere opportuno ripetere il trattamento ogni 3-5 anni.
Come faccio a favorirne la penetrazione?
Quando è possibile (dimensioni adeguate dell’oggetto, assenza di policromie o decorazioni) l’immersione garantisce i migliori risultati; diversamente è utile mantenere il contatto con il prodotto applicandolo ripetutamente “a rifiuto” o tramite iniezioni e percolazione.
Cosa devo fare se mi accorgo di una ripresa dell’attività dopo il trattamento?
E’ possibile che ciò avvenga per tempi brevi dopo la schiusa delle uova; in seguito però la larva, incontrando il legno trattato, non potrà proseguire l’attività trofica.